In questi tre giorni ho fatto per la prima volta il segretario in un seggio, infatti fino ad ora avevo fatto il presidente e lo scrutatore, cosi ora posso dire di avere una visione completa del lavoro in un seggio elettorale. Il lavoro piu’ semplice spetta allo scrutatore: questo deve essere solo attento al conteggio delle schede, a copiare esattamente i dati dell”elettore e a verificare che le schede vengano inserite nell”urna corretta. In caso di elezioni politiche deve verificare di dare le schede del senato solo ai maggiori di 25 anni. Altri compiti sono quello di firmare i verbali e i registri. Nulla di complicato. Il lavoro di coordinamento spetta al presidente: solo questo, nulla di piu’ che coordinare i componenti del seggio. Certo che se qualche componente non è in grado di fare il proprio lavoro spetta al presidente sostituirlo nel suo compito. Chiaramente se il presidente è alle prime armi o non sa bene le procedure, allora diventa difficile anche il lavoro degli scrutatori. La compilazione dei verbali, la verifica dei registri, l”imbustamento e tutto il lavoro pratico spetta al segretario: dopo questi tre giorni ho capito che il lavoro piu’ impegnativo è proprio quello del segretario che deve interpretare e cordinare quanto scritto sul libretto di istruzioni e sui verbali (spesso sono discordandi tra loro), deve fare i miracoli perchè le buste che deve consegnare sono sempre piu’ piccole rispetto al contenuto, deve collaborare con il presidente perchè tutto proceda regolarmente secondo i tempi previsti dalla legge. In questi tre giorni ho capito che il buon esito di tutte le operazioni dipende soprattutto dal segretario e dal presidente che deve avvallare il lavoro del segretario, chiaramente se il presidente non è preparato sulla normativa e non ha molta esperienza (mmmm guarda caso come il mio presidente di seggio di questi tre giorni ) tutto si complica e si allungano i tempi. Ci sono stati infatti dei momenti di tensione tra me e il presidente perchè per ogni cosa voleva controllare sul libretto di istruzioni cosa c’era scritto… ad un certo punto (ma credo fosse stata una sua battuta ma non compresa dai componenti del seggio) cercava sul libretto di istruzioni se si potevano aprire le finestre durante la votazione oppure no… Di certo ho capito che per vari motivi non era molto sicuro di se e preparato sull’argomento… insomma manca l’esperienza che non si trova sui libri, ma la si fa con la pratica… In dieci anni di lavoro al seggio non mi è mai successo di terminare cosi tardi, confesso che questo mi ha fatto perdere la voglia di lavorare ai seggi… peccato perchè è sempre stato un lavoro impegnativo ma divertente che ti permette di conoscere molte persone del tuo paese e farti conoscere.

/ 5
Grazie per aver votato!