Questo fine settimana il Rione di Cristo Re a Trento era in festa per ricordare i ‘vecchi tempi’ (anni ’40-’70) ovvero la nascita del rione stesso che si intreccia con la storia della costruzione della Chiesa di Cristo Re.Numerose le persone presenti a questa festa che hanno voluto esserci in occasione dell’intitolazione dei campi sportivi e del piazzale antistante ad alcuni personaggi storici che hanno contribuito allo sport trentino e a trasformare l’impegno di tante singole persone in grandi opere.Tante le persone che si sono riconosciute nelle oltre mille fotografie storiche presenti… fotografie che a distanza di anni riescono ancora a trasmettere quelle emozioni, a raccontare quegli spaccati, quei frammenti di vita quotidiana che ora ci sembrano cosi banali e poco importanti ma che passato qualche anno diventano sempre più importanti ed emozionanti.E chi ama ed esercita con passione la fotografia questo lo sa e lo comprende, fotografare è soprattutto raccontare e trasmettere emozioni, il fotoamatore è un artista – spesso incompreso – che cerca non tanto con la tecnica ma con la spontaneità delle foto di trasmettere quello che in prima persona ha provato. Ma per farlo occorre emozionarsi e vivere in prima persona quello che si fotografa e non solo scattare una foto dietro l’altra.Questo pomeriggio l’ho trascorso a Trento, con tanti amici del rione, vivendo con loro l’emozione di ricordare i personaggi ‘storici’, sentendo il racconto di chi ha i capelli color argento e vedendo l’emozione delle persone che indicano nelle foto appese i loro famigliari o se stessi. Queste foto sono il racconto di questo pomeriggio trascorso in allegria nel Rione di Cristo Re a Trento.

 

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