E’ stata una bella serata quella di ieri a Baselga. Qualche minuto dopo l’ora prefissata (ma pienamente giustificabile dagli oltre 70 km che separano le due valli) è iniziata la discussione sul tema Autonomia Speciale e crisi italiana. Luigi Olivieri (assessore nella Comunità delle Giudicarie e candidato per le provinciali nella lista del Partito Democratico) ha riassunto la storia della nostra autonomia dal dopoguerra ad oggi illustrando tutti i passaggi dal primo al secondo statuto, una piccola lezione della nostra storia trentina molto utile per i giovani presenti in sala. Durante il dialogo/dibattito ha spiegato per quale motivo il Partito Democratico è in questo momento l’unico partito che può mantenere e rafforzare l’autonomia: il PD è un partito territoriale ma è anche presente a Roma, questo fa si che ci sia un dialogo tra il governo nazionale e quello provinciale. Solo ora ci sono le condizioni per una riforma dello statuto di autonomia (che, ha ricordato lo stesso Olivieri è una legge costituzionale che prevede per la sua approvazione un doppio passaggio per ognuno dei due rami del parlamento): il Partito Democratico ha la maggioranza alla Camera e la maggioranza relativa al Senato ed è per questo importante che sia ben rappresentato nel governo provinciale. è stato fatto quindi un confronto con la coalizione di Mosna-Grisenti che non ha un riferimento a Roma.

Io ho spiegato che in questo particolare periodo di cambiamento delle regole (le modifiche alla nostra autonomia) occorre che in Provincia vi siano i rappresentanti delle valli, altrimenti le valli verranno penalizzate. Questo è uno dei motivi della presenza di Luigi Olivieri sull’Altopiano di Piné: lui rappresenta la sua Valle delle Giudicarie mentre io desidero essere il rappresentante della nostra Valle di Piné. Si è parlato quindi della riforma delle Comunità di Valle: su questo punto sia io che Luigi abbiamo affermato l’importanza di modificarle affinchè siano di supporto ai comuni, infatti le competenze non devono passare dai Comuni alle Comunità ma dalla Provincia alle Comunità, in modo da avvicinarsi ai territori locali, alla gente. Occorre anche favorire la fusione, l’unione tra i comuni in quanto la mancanza sempre piu’ marcata delle risorse economiche non renderà facile la vita dei piccoli comuni (in Trentino oltre la metà dei comuni ha meno di 1000 abitanti). Il dibattito è proseguito parlando anche della chiusura delle sedi distaccate dei tribunali, che hanno creato molti disagi agli abitanti delle valli più distanti dal capoluogo.

Il senatore Giorgio Tonini ha spiegato alcuni retroscena della vita romana: lui attraverso il giornale on line LaValsugana.it www.lavalsugana.it e tramite Facebook racconta il resoconto dei lavori in aula. L’appello finale è stato quello di dare fiducia alle persone che vivono sul territorio affinché possano rappresentare quel territorio e le persone che vi abitano in Provincia. Un sentito ringraziamento va al senatore Giorgio Tonini, a Luigi Olivieri e alle persone che hanno investito il loro tempo ascoltandoci: forse in alcuni momenti ci siamo dilungati un pò troppo e di questo me ne scuso, ma la passione e l’entusiasmo spesso fanno dimenticare l’orologio. Grazie ancora!

/ 5
Grazie per aver votato!