Non ricordo più quanto tempo è trascorso dall’ultima volta che ho inviato (e ricevuto), attraverso il servizio postale, dei biglietti di auguri. Sono passati alcuni anni, probabilmente cinque o forse qualcuno di più, ora non ricordo di preciso, ma tutto di un tratto non ne ho più ricevuti e non ne ho più spediti.

Un tempo ci si recava in cartoleria per scegliere i soggetti che più ci ispiravano, poi si faceva un salto all’ufficio postale o all’edicola per acquistare i francobolli: non quelli normali della corrispondenza ma quelli con un soggetto a tema o comunque più piacevole da vedersi.

Ritornati a casa si scrivevano rigorosamente a mano gli auguri personalizzandoli a seconda del destinatario e per evitare ritardi nella consegna, venivano imbucati con un buon anticipo nella cassetta postale più vicina.

E anche in azienda si firmavano decine e decine di biglietti augurali natalizi da inviare ai clienti e ai collaboratori: era un rito consolidato del mese di dicembre, iniziava la dirigenza a stilare l’elenco dei destinatari, poi noi tecnici aggiungevamo qualche altro indirizzo delle persone con le quali avevamo collaborato durante l’anno, cercando di non dimenticare nessuno.

Da non dimenticare poi che tutti gli auguri ricevuti in azienda venivano rigorosamente affissi in bacheca perchè potessero leggerli tutti i dipendenti. Anche questo contribuiva alla magia del tempo natalizio.

In quegli anni producevo con una stampante a getto d’inchiostro i biglietti di auguri personalizzati per le diverse occasioni, dai compleanni alle feste classiche di Pasqua e Natale che inviavo a decine di amici e parenti.

Qualche anno prima, quando frequentavo le scuole medie (nell’altro secolo) ricordo d’aver inciso durante le ore di educazione tecnica, uno stampo per i biglietti di auguri personalizzati natalizi: questo stampo veniva impregnato di colore attraverso un rullo e poi appoggiato sul biglietto. Nei tratti dove lo stampo era liscio il colore veniva trasferito sulla carta, dove era stato inciso rimaneva la carta.

Tutto questo ora non c’è più! I biglietti cartacei sono stati sostituiti prima dalle email (che venivano stampate ed affisse in bacheca) ed in seguito dai messaggi impersonali e spesso “riciclati” inviati attraverso WhatsApp, Telegram, Facebook, Tik Tok, Instagram… ad ognuno il suo preferito.

Da informatico non sono contrario alle nuove tecnologie, ma un po’ di nostalgia rimane di quei tempi in cui gli auguri erano personali e “scelti” in quanto sia il biglietto che il francobollo erano un costo ed erano pertanto riservati ad una lista ristretta di persone. Nulla a che vedere con l’invio anonimo e massivo di auguri che viene fatto oggi attraverso lo smartphone a centinaia di persone perchè tanto non ci costa nulla.

Come detto all’inizio di questo mio scritto, è da qualche anno che non invio più auguri cartacei, ma il mio spirito artistico ancora mi spinge ad inviare comunque gli auguri con delle fotografie o delle immagini create da me, come questa “cartolina” d’auguri con il Lago della Serraia innevato.

Cartolina di Auguri dell'Altopiano di Pinè
Cartolina di Auguri dell’Altopiano di Piné


Auguri di buone feste!
Andrea

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