1994-2024: è ufficiale, sono da trent’anni on line.

Era un giorno di gennaio/febbraio 1994 quando, da studente del primo anno di Ingegneria dei Materiali all’Università di Trento (nel sobborgo di Mesiano), ho iniziato ad utilizzare i servizi offerti dalla rete Internet universitaria: l’email e i programmi di comunicazione talk e irc attraverso dei terminali monocromatici coi quali mi collegavo ad un sistema ULTRIX V4.2 della DEC – Digital Equipment Corporation’s connesso alla rete Internet.

Nel 1994 l’utilizzo della rete internet era totalmente diverso da quello attuale: Google, Facebok, Twitter, Youtube ed altri non solo non esistevano ma non erano neppure stati pensati.
Erano rari i siti web di privati o di aziende private e quello che si poteva trovare in rete erano informazioni di istituti di ricerca, istituzioni militari, governative ed università. Non si trattava neppure di siti come li intendiamo oggi, ma delle pagine informative con zero grafica e fungevano da “contorno” all’email.

La maggior parte di questi siti era realizzata su sistemi Unix o Unix-like che prevedevano per ogni account presente la presenza di un particolare file di testo (.plan) dove venivano scritte le informazioni relative al proprietario dell’account. Esisteva un apposito comando (finger) che consentiva di visualizzare il contenuto del file .plan di un determinato account email.

Ogni utente del sistema poteva personalizzarsi il proprio file .plan per aggiugere quelle informazioni di contatto che riteneva utile far conoscere (il ruolo svolto, il numero di telefono, le proprie qualifiche, etc.)

All’inizio del 1994 trasformai il mio file .plan in un contenitore di informazioni e notizie sui miei interessi ed hobby oltre ad fornire un elenco di indirizzi email delle diverse facoltà e università italiane (utile per usare proprio il comando finger e trovare gli indirizzi email di studenti che frequentavano quelle università): erano i miei primi esperimenti di ‘presenza on-line’, una diario virtuale, un predecessore di quello che qualche anno dopo (1998) la comunità mondiale di interner lo categorizzerà come  blog.

Ma se la definizione blog è nata nel 1998 (web-log poi abbreviato in blog), da qualche anno ci si è resi conto chei primi “blog” risalgono al 1993-1994, quando quegli spazi web erano noti come “diari virtuali” o come elenco di link su un specifico argomento (i motori di ricerca non erano ancora diffusi e potenti ed era pertanto un buon servizio offerto agli utenti quello di avere un elenco di link su un determinato argomento).

Trent’anni fa era lo zero virgola qualcosa della popolazione mondiale che usava internet ed ora invece siamo oltre il 64% ed è in continuo aumento.

Io c’ero nel 1994 e scrivevo/pubblicavo dall’aula terminali di Mesiano tramite tastiera su dei monitor a fosfori verdi, ora – trentanni dopo – pubblico streaming video/audio in altissima definizione e in diretta usano uno smartphone in qualsiasi luogo in cui mi trovo (purchè sia presente il segnale 4G).

Ritorniamo a trent’anni fa: quando iniziai a pubblicare in internet usavo il mio nome e cognome perchè in quel momento si usava fare così, poi in una fase successiva scelsi lo speudonimo ArcherLampo (la cui nascita però risale a due anni prima) ed in seguito nuovamente col nome e cognome e raramente col nickname.

Chi legge questo mio post può facilmente capire che non ho ancora smesso di pubblicare e parlare di me stesso sulla rete internet, nonostante lo faccia da trent’anni…

In questo blog personale ci sono più di seicento miei post, che si vanno ad aggiungere agli oltre duemila del sito dell’Altopiano di Piné (attivo da 27 anni) e ad altri circa trecento scritti in diversi blog/siti web (aziendale, politico, sportivo) durante questi anni. Nell’ultimo periodo ho ricostruito i primi post persi (ho cambiato diverse volte mezzo e tecnologia dal quel .plan di tanti anni fa e qualcosa si è perso negli anni) per creare un diario della mia storia virtuale (che spesso coincide con quella reale) quanto più completo per soddisfare la curiosità dei posteri e di chi un giorno da archeologo studierà i mezzi di comunicazione di quest’epoca.

Questo blog racconta (per ora) i miei primi trent’anni on-line, chissà come saranno i miei prossimi 30 anni e chissà se con sensori, visori e telecamere 3D ci trasformeremo in proiezioni 3D e senza muoverci dalla nostra stanza entreremo in mondi virtuali così come diversi libri/film hanno previsto e raccontato.
Ve lo racconterò – è una promessa – in occasione del mio 60 anniversario di presenza on-line quando da ottantenne racconterò ai nipoti virtuali la mia storia.





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