Da qualche giorno sono nuovamente in Italia ma il tempo trascorso a Canterbury è stato molto formativo anche dal punto di vista umano. La principale abilità acquisita nel Regno Unito è la capacità di parlare, capire e scrivere in Inglese, perfezionando e mettendo in pratica quanto è stato studiato in questo corso e negli anni scolastici precedenti. Nuove capacità di comprendere quanto veniva detto nelle lezioni al college Pilgrims e nelle host-family, dove sia io che i compagni abbiamo trovato delle persone che ci invogliavano al dialogo, cercando di farci parlare il più possibile.

Non solo sono aumentate le conoscenze per comprendere e per farci capire dagli insegnanti, ma anche e soprattutto riuscivamo a capire quanto la gente comune ci diceva, sia nelle occasioni “ufficiali” quali le interviste somministrate per il nostro lavoro di gruppo, sia quando la sera ci trovavamo nel nostro tempo libero. Capacità acquisite proprio perché dopo una incertezza iniziale, avevamo imparato ad interrompere le persone per chiedere spiegazioni su quanto non capito, riscontrando a volte la disponibilità a ripetere con altre parole quanto detto e a volte no.

L’esperienza in Inghilterra ci ha fatto conoscere meglio tra di noi: ho potuto apprezzare i pregi di diverse persone ma anche qualche difetto che a volte si è rilevato durante la nostra permanenza a Canterbury.

Questa esperienza mi ha reso più autonomo perché distanti dalla vita di tutti i giorni, dai parenti, dagli amici e dai luoghi che ero abituato a frequentare, e anche questo probabilmente ha unito il gruppo.

Economicamente alla fine sono riuscito anche a organizzarmi bene, credevo di spendere molto di più.
Prima di andare a Canterbury avevo cambiato i soldi per prendere 415 sterline che corrispondono a £1.182.750 (£2850 un pound). Al ritorno ho riportato 340 sterline che equivalgono a £990.000 in quanto 1 pound ora vale £2912. Ho speso quindi poco meno di duecentomila lire per circa un mese.

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