Non nascondo la  mia delusione personale e nelle persone per questa tornata elettorale delle comunali 2015 a Baselga di Piné.

Mi sembrava che il lavoro svolto per la mia/nostra comunità in questi cinque anni, lontano dai riflettori, fosse apprezzato, cosi come fosse apprezzato anche l’impegno e la partecipazione (e a volte ho fatto veramente dei salti mortali per poter essere presente in momenti importanti per gli abitanti di Piné e/o in consiglio comunale).

Pensavo che la correttezza e il rispetto delle regole, anche quando queste sono scomode, fosse uno dei principi sui quali si basa la vita civile, credevo anche che il combattere le discriminazioni e l’evitare i favoritismi fossero dei principi apprezzati dalle persone.

Evidentemente mi sbagliavo, ho incontrato e chiesto a tante persone che mi venisse rinnovata la fiducia per continuare l’esperienza di amministratore comunale e queste persone mi hanno fatto intendere che mi appoggiavano, ma non solo non ho ottenuto quei voti (necessari per entrare in consiglio comunale), ne ho ottenuti anche meno di cinque anni fa.

Questa è la delusione più forte: persone che ti dicono che ti appoggiano, che ti votano e poi non lo fanno!

Mi sono chiesto perché le persone si sono comportate in questo modo, perché mi hanno detto che mi appoggiano e poi mi voltano le spalle, perchè questo comportamento che mi ha fatto illudere d’essere apprezzato? L’unica risposta che sono riuscito a trovare è che quello che ho fatto non andava bene e non è stato apprezzato. Probabilmente il mio rispetto delle regole, il non voler fare dei favoritismi, il combattere le discriminazioni e il voler il meglio per Piné non andava bene. Qualcuno si sarà anche fatto abbagliare e ammagliare dalle chiacchiere anziché guardare a quanto è stato fatto in questi cinque anni.

O, come mi ha fatto notare qualche persona realmente fidata,  sono prevalse quelle logiche del votare il parente, non perché si crede in lui o nelle idee/programma che porta avanti ma solo in quanto parente… inutile ora dire il contrario perché…

…servono i voti per essere eletti e non le sole promesse di voto (non mantenute).

Per non parlare poi dei  “mi dispiace” post-votazione o l’ancora peggio “non ti ho votato perché credevo prendessi già tanti voti”… scuse, parole che non solo sono inutili ma che considero una vera e propria presa in giro nei miei confronti.

L’unica consolazione è che la squadra della quale faccio parte è stata eletta al primo turno con un distacco di un 25% dal diretto concorrente e porteranno avanti i tanti progetti iniziati nella legislatura appena terminata.

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Grazie per aver votato!