Ecco un altro racconto rimasto per tanto tempo a prendere impulsi elettomagnetici nell’hard disk (un tempo si diceva rimasto nel cassetto) e che ora ho deciso di pubblicare in quanto in alcuni aspetti è molto attuale.
Questo brano l’ho scritto diversi mesi dopo rispetto al racconto Il sogno d’estate, circa a metà degli anni novanta, ma rileggendolo lo trovo in alcune parti molto attuale. Come per gli altri racconti pubblicati, non ha alcun pregio letterario, sono un susseguirsi di pensieri di un ragazzo ventenne (l’età che avevo quando l’ho scritto). Il protagonista di questo brano è un agenda cartacea che si anima e racconta la storia di chi, con la penna e con il cuore ha scritto le proprie confidenze in quel diario (un racconto anche in questo caso autobiografico in terza persona, facendo parlare un oggetto).

 

Diario Segreto

Più di una volta Andrea si è addentrato in quel bosco, a camminare in mezzo a pini, larici e abeti, a volte in cerca di funghi e altre volte solo per fare una passeggiata in mezzo alla Natura, in silenzio, ascoltando il mormorio del vento o il saltellare dell’acqua nel ruscello.

Peccato che io non possa sentirla questa Musica della Natura, che Andrea mi ha descritto più volte, riempiendo le mie pagine, i fogli di un diario segreto che ora vi racconta la storia del suo autore.

“Un posto magico”, così descrive questo ventenne il bosco vicino a quella piccola casa immersa nella Natura dove da anni lui trascorre le sue estati.

Tanti anni sono passati: il pensiero corre nel passato, ai ricordi di tante avventure, illusioni svanite e dimenticate e tanti desideri che si sono realizzati…
D’improvviso il pensiero passa al futuro, Andrea è consapevole che trascorrerà ancora qualche intera estate e poi esigenze diverse, il lavoro, gli impegni lo porteranno ad essere lontano… a trascorrere solo pochi giorni in quei posti incantati e magici.

Sembra ieri, quando la famiglia natia di Andrea lasciava a giugno la città per raggiungere quella casa in montagna, piena di colori e profumi, tranquilla e isolata, e trascorreva l’intera estate ritornando nella grigia città solo a settembre quando iniziavano le scuole…

Tra le mie pagine si possono leggere tante piccole e grandi storie, tante avventure, le nuotate al lago, le partite a pallone con gli amici, le sfide in famiglia di chi trovava la prima brisa, le biciclettate, le corse nei prati fioriti, il rincorrere le farfalle ed i propri sogni, le sfide tra fratello e sorella al concorso di pittura alla baita alpina, il meravigliarsi nel vedere le lucciole brillare nel buio della notte….

Già, ma non si può rimanere fanciulli per sempre, o forse si nell’anima e nei sogni, ma a quanto pare non nella vita e negli impegni quotidiani… cosi regole non scritte e probabilmente sbagliate, che tutti sembrano voler seguire per comodità….

Giorno dopo giorno, si dedica meno tempo alle passioni, alle avventure, a tutto quello che da bambini ci rendeva felici (e che potrebbe ancora renderci felici), sogni e desideri, sostituiti da impegni e regole, dal dover fare un qualcosa “perchè è meglio così”,  anche se siamo i primi a non crederci, ma nel cuore e nei sogni Andrea vivrà ancora quelle meravigliose corse nei prati fioriti inseguendo le farfalle…

Ah, i sogni…. quell’immaginaria realtà, sempre magica e misteriosa, dove i desideri si realizzano, dove l’impossibile diventa possibile e l’inimmaginabile si avvera…

Tanti sono i sogni che mi ha descritto, che, attraverso l’inchiostro blu o nero, ha pazientemente scritto in tante delle mie pagine…

Questo romantico sognatore, vedi i sogni come una vita in un mondo parallelo, dove provare il ruolo che forse in un prossimo futuro interpreterà e vivere quelle emozioni che un giorno potrebbero diventate realtà, un’occasione unica, ma non rara se ci si crede davvero, per esplorare le varie possibilità che la vita ci offre se solo sappiamo coglierle…

Affascinante il mondo dei sogni, forse effimero come un soffio di vento, ma non per questo irreale: è solo un altro punto di vista, un modo per vedere all’interno di se stessi, una delle tante realtà virtuali che l’uomo da sempre ama creare e vivere.

Andrea, scrivendo nelle miei pagine, mi ha parlato dell’ultima realtà virtuale creata dall’uomo e denominata Internet, la rete delle reti, ed io, fatto di carta impressa di inchiostro, non ho ben capito di che si tratta.

Andrea, abitante di tanti mondi fantastici, mi ha spiegato che basta un “click”, qualche carattere immesso da tastiera e si entra in questa grande comunità virtuale, dove i sentimenti e le parole si trasformano in impulsi elettrici, in sequenze di uno e zero, ma anche dove non esistono distinzioni e discriminazioni di sesso, religione o razza.

Nascosti dietro dei nickname, gli abitanti del ciberspazio possono essere quello che vogliono: c’è chi si limita ad esaltare i propri pregi nella speranza di non far conoscere i propri difetti e chi, invece, imbroglia spudoratamente e dice di essere chi non è, come il lupo nella fiaba di cappuccetto rosso.

ArcherLampo, questo è il nome che Andrea usa in rete, non tanto per nascondersi, ma per essere uno tra tanti, uguale fra diversi, una regola non scritta che ti impone di assumere una identità diversa da quella di tutti i giorni, un modo per tenere separata la vita virtuale da quella reale.
Un potere comunicativo, quello offerto da Internet, mai avuto prima nella storia dell’uomo, un senso di onnipotenza che prima o poi contagia tutti gli utenti: Andrea ha superato da tempo questa malattia, ora considera la Rete solo come uno dei tanti mezzi di comunicazione che ha disposizione, un mondo virtuale, certo, ma composto da esseri viventi, imprevedibili e unici appunto perchè diversi da robot, diversi dalle macchine, persone dunque in grado di pensare, non solo di agire meccanicamente. Di certo il suo modo di agire e di essere, spesso misterioso e a volte imprevedibile, lo allontana di molto dalla razionalità di una macchina, coerente e perfetta, ma scontata in ogni sua azione.

Caro Diario Segreto, ma chi è Andrea nella realtà e cosa fa, quali sono le sue passioni? (questa la domanda del lettore rivolta al narratore)

Per i suoi amici e compagni di università, la sua passione principale è l’informatica, per gli amici, la sua passione sono le camminate in montagna e nei boschi, le escursioni in bicicletta, altri lo hanno conosciuto come arciere, altri ancora conoscono diversi aspetti, potrei continuare, perchè a seconda di chi ne parla, Andrea pur rimanendo sempre lo stesso, cambia continuamente.

Ma questo non vale forse per tutte voi persone? Ognuna di voi conosce diversi aspetti delle altre persone, senza mai conoscerle completamente, per questo, prima di giudicarvi reciprocamente, dovreste conoscervi realmente.

Ma ritorniamo a quella domanda che mi hai posto caro lettore, e che speri di capire leggendo tra le mie pagine, ecco più di una volta Andrea ha detto che per lui la sua attività principale è vivere, vivere una propria vita diversa da quella di tutti gli altri (e in questo non è secondo a nessuno), ma pronto a condividerla con chi ha le stesse sue passioni, gli stessi suoi desideri, e a viverla con l’anima gemella.

Questo è Andrea che confida a me, suo Diario, le straordinarie avventure che ogni notte e giorno vive, questo quello che posso dirvi, il resto è un segreto che non vi rivelerò perché che Diario sarei se vi rivelo il segreto più grande che da anni custodisco?

Se proprio ci tieni a saperlo, non chiederlo a me, ma trascorri del tempo con lui, condividi le tue passioni, guardalo negli occhi, cammina al suo fianco e scoprirai anche di più di quello che io, cartaceo diario logoro e consumato ancora non so, ed io conoscerò anche te attraverso le parole che lui scriverà nelle mie pagine.

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